L'urologo e patron della compagine casertana fa le sue osservazioni in merito all'emergenza che sta attraversando tutta l'Italia ed il mondo del calcio

VITULAZIO (CE) - L’emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio inevitabilmente anche il calcio dilettante. Immischiato nella lotta per non retrocedere, il Vitulazio come tutte le società ha sospeso l’attività. Il dottore Achille Cuccari, patron del club casertano raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione ha rilasciato alcune considerazioni sul tema anche in ambito sportivo.

Lavora in ambito sanitario, quindi percepisce molto la preoccupazione di questo momento dei suoi pazienti e non solo. 

“Stiamo combattendo una guerra contro il nemico invisibile virus, la sensazione più forte è quella della paura, ce n’è davvero tanta. Abbiamo grandi responsabilità, Schopenhauer recitava che la salute non è tutto ma senza la salute tutto è niente. Se ci comportiamo bene tutto si risolverà, anche se ci vorrà del tempo. Credo che l’errore sia stato agire con un terribile ritardo quando a Gennaio già venne dichiarato lo stato di emergenza per 6 mesi. Nessuno ha avuto il coraggio di agire compresi i magistrati italiani.

In ambito calcistico, secondo lei cosa accadrà prossimamente augurandoci che si possa tornare in campo e concludere il campionato.

“Abbiamo fatto l’ultimo allenamento venerdì scorso e già si respirava un clima molto strano, abbiamo avvisato i calciatori di non venire almeno fino al 15 anche se la data si allungherà. Per quanto riguarda il calcio c’è da dire che non ci sono precedenti nella storia, la salute ha la priorità assoluta quindi concordo con lo stop che è stato fatto. Stare fermi per un mese equivale a ricominciare con la preparazione, per me quindi il campionato finisce qua. Si potrebbe recuperare mettendo le gare di mercoledì ma come si fa a giocare 8 volte in 1 mese? Il Vitulazio è messo male in classifica quindi se direi che la soluzione migliore sarebbe quella di annullare il campionato, tirerei acqua al mio mulino, ma non vedo alternative. Abbiamo perso partite nei minuti finali, non ci siamo mai arresi e volevamo ancora lottare per credere e sperare negli spareggi”.