L'Avellino crea poco e non riesce a concretizzare. La noia regna sovrana in un match, che non riesce a sbloccarsi e rimane inchiodato sullo 0-0
Francavilla Fontana (BR)- Vince la noia, regina indiscussa del match tra Virtus Francavilla ed Avellino. La compagine di Michele Pazienza non riesce ad approfittare del passo falso compiuto dal Benevento, fermato dal Messina sul 1-1 ed il secondo posto ancora lontano a quattro lunghezze, per il momento. Piattume totale il match tra i pugliesi e gli irpini, dove, forse, per mole di occasioni e di opportunità ha dimostrato maggiormente di meritare il successo la Virtus Francavilla. L’Avellino, invece, ha dimostrato di essere sterile in attacco, non riuscendo a rendersi effettivamente pericoloso, se non nella prima frazione col legno colpito da Gori di testa. Oltre la chance dell’attaccante fiorentino, la compagine irpina ha prodotto poco e niente, nonostante Pazienza abbia provato più di una volta a cercare di raddrizzare la gara sul binario Avellino con i cambi. Il guizzo, però, cercato da Pazienza non è per nulla arrivato, anzi. Altra gara da mettere in archivio, altra delusione ed amarezza, soprattutto per l’ennesima chance buttata.
PRIMO TEMPO- Dopo ’importante successo di mercoledì scorso contro il Catania, che è costata anche la panchina di Lucarelli, collezionando il secondo esonero stagionale, la compagine di Pazienza vuol dare maggiore continuità alla propria tendenza positiva per addentare il secondo posto. Il tecnico pugliese ha optato per il 3-5-2, preferendo Ricciardi a Cancellotti. A centrocampo si rivede Palmiero, mentre in attacco spazio alla coppia collaudata Sgarbi- Gori. Il primo sussulto della gara lo realizza proprio l’Avellino con Gori, che lambisce il palo di testa su cross proveniente dalla bandierina battuto da Liotti. Chance fulminea della Virtus Francavilla: Biondi si ritrova il pallone sui piedi a due passi da Ghidotti, ma è provvidenziale l’intervento dell’estremo difensore irpino che riesce ad evitare la rete del vantaggio. Al 24’ Sgarbi impegna Braduani in corner, dopo aver calciato ottimamente in porta su contropiede imbastito da Gori. Frascatore cade in area di rigore avversaria, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per il penalty. L’ex difensore della Turris ha avuto anche dei sussulti anche con la retroguardia biancazzurra. Ammonito Palmiero. Gara bloccata sullo 0-0, dove l’Avellino ha vissuto delle solite fiammate di Sgarbi, dimostrando come sia dipendente del centravanti di proprietà del Napoli. Il centrocampo continua a faticare, soprattutto De Cristofaro, mentre Liotti e Ricciardi non si sono proprio visti finora. Al 37’ Polidori impegna non da poco l’estremo difensore biancoverde da calcio piazzato, ma Ghidotti respinge in corner. Un minuto di recupero. Termina la prima frazione sul risultato di 0-0.
SECONDO TEMPO- Si riparte. Cancellotti per Cionek e Rocca per Palmiero. Pazienza rimane sempre sul 3-5-2, facendo schierare Cancellotti sul braccetto di destra, mentre Rocca nel ruolo di mezzala e Armellino in cabina di regia. L’Avellino sta soffrendo e non poco, dove la formazione di Villa sta pressando non poco e mira al vantaggio. Artistico si divora la rete del vantaggio, dopo essere prima disturbato sulla conclusione da Cancellotti e poi, calcia sul fondo con Ghidotti a terra. Altro brivido per gli irpini, dove a tenere la barca a galla è il provvidenziale Ghidotti: l’estremo difensore in prestito dal Como salva una conclusione con l’esterno di De Marino, deviando in angolo. Altro doppio cambio per l’Avellino: Marconi per Gori e Russo per Sgarbi. Pazienza prova a vincere la gara, inserendo anche D’Ausilio al posto di Liotti. Quattro di recupero. Chance per Marconi, che da posizione defilata non riesce a concludere in porta. Termina la gara sullo 0-0. L’Avellino non riesce più a vincere in trasferta, accontentandosi dell’ennesimo pareggio fuori casa. Le gare fuori dalle mura amiche iniziano a divenire un tabù, nonostante fossero state il punto di forza della compagine biancoverde.